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IL GIORNALIERO - L'America non sembra ancora pronta per salire a bordo delle city car Stampa E-mail

27 novembre 2009 - A Sergio Marchionne l’ultimo rapporto della U.S. Environmental Protection Agency ha probabilmente tolto un’ora di sonno. È non è poca cosa per un uomo che - si dice - ne dorma al massimo cinque per notte. I dati pubblicati dall’EPA sembrano infatti smentire l’immagine di un’America pronta ad abbandonare le auto dalla cilindrata e dai consumi smodati (almeno per i parametri europei) per salire a bordo di city car all’italiana.
La media dei consumi delle vetture vendute nel corso del 2009 è risultata infatti pari a 24,5 miglia per gallone. Se la calcolatrice non inganna, si tratta di poco meno di 10 chilometri con un litro. Un valore non proprio eccellente almeno in Europa. La nuova 500 con la quale Fiat si propone di sedurre gli States, dichiara 22 chilometri con un litro.
Per altro il dato di 24,5 miglia per gallone risulta in crescita se pur lieve rispetto al 2008 (24,3 il valore rilevato l’anno scorso) e in progresso decisamente più sensibile (più 7 per cento) rispetto al 2000. Si tratta di stime, basate sulle previsioni di vendita e sulla tipologia di modelli messi a listino dai produttori di quattro ruote. E la stessa EPA dichiara un margine di incertezza, dovuta soprattutto al perdurante contesto di crisi (che potrebbe aver disincentivato l’acquisto delle auto di maggiore cilindrata). Ma, decimali a parte, resta la convinzione che il sogno degli americani viaggia con consumi doppi rispetto a quelli degli europei!
C’è tuttavia un valore incoraggiante: quello inerente le emissioni medie. Secondo le ultime proiezioni, considerando sempre le nuove immatricolazioni, la media del 2009 sarebbe pari a 363 grammi/miglio (circa 195 grammi/chilometro). Anche in questo caso si tratta di un valore da cartellino rosso, almeno in Europa. La media dei modelli offerti in Italia dal Gruppo Fiat, giusto per fare un esempio, è attualmente inferiore ai 135 grammi/chilometro e la stessa Mercedes non supera la soglia dei 190. Ma, almeno, si evidenzia un trend di calo (di 4 punti percentuali) costante negli ultimi cinque anni.

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