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IL GIORNALIERO - Lavoro: dalla lotta di classe alla lotta alle emissioni Stampa E-mail

26 novembre 2009 - Tra gli illustri esperti di settore che in questi ultimi mesi hanno preso la parola sul tema energia e occupazione, Vladimír Špidla non è certamente tra i più noti, almeno in Italia. E questo nonostante la sua posizione ufficiale: Commissario europeo responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità.
Sarà forse per questa ragione che le sue dichiarazioni, pronunciate lunedì 23 novembre, sono passate nell’ombra, nonostante la portata per certi versi epocale: “Ogni futura politica all’interno della Ue relativa al mercato del lavoro dovrà tenere conto di due elementi: i movimenti verso, da e tra posti di lavoro e le implicazioni del cambiamento climatico sull'occupazione".
Dalla lotta di classe… alla lotta ai cambiamenti climatici? Il futuro sarà guidato dai colletti bianchi (intesi come immacolati grazie all’auspicata riduzione degli inquinanti nell’aria)? E perché no…
Su questo tema la relazione del Commissario Vladimír Špidla è stata precisa: “Il cambiamento climatico e le misure politiche ad esso legate avranno un grande impatto sulla futura domanda di qualifiche. Le nuove competenze richieste dall'economia a basse emissioni di carbonio favoriranno, almeno inizialmente, i lavoratori altamente qualificati. Tuttavia, con l’ingresso delle nuove tecnologie, anche i lavoratori meno qualificati saranno in grado di trovare nuovi posti, a patto che ricevano una formazione adeguata”.
“I cambiamenti strutturali  - ha concluso Vladimír Špidla - porteranno alla ridistribuzione dei lavoratori tra settori economici e tipi di qualifiche, anche se gli effetti complessivi di creazione netta di posti di lavoro potrebbero non essere estremamente marcati, poiché alla creazione di nuovi posti di lavoro verdi e all'adeguamento ecologico dei posti di lavoro attuali faranno in parte da contraltare le perdite di certi posti di lavoro tradizionali”.
Un plauso anche alla trasparenza e alla sincerità - non sempre così diffuse quando si affronta il tema - per questa affermazione finale.

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