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IL GIORNALIERO - Ecco la macchina che produce benzina dall’anidride carbonica Stampa E-mail

24 novembre 2009 - La notizia potrebbe sembrare una burla, se non fosse per due ragioni significative: mancano troppe settimane a Carnevale e l’annuncio è stato lanciato dal MIT. Esiste una nuova macchina che può creare benzina dall’anidride carbonica.
Autori della scoperta, i ricercatori del Sandia National Laboratories. Il prototipo realizzato, e già oggi funzionante, sfrutta l’energia del sole per convertire una miscela di acqua e anidride carbonica nelle molecole base che costituiscono i combustibili oggi usati nel settore dei trasporti: benzina, diesel e jet fuel.
Per ora i risultati sono ancora di laboratorio e su piccola scala, ma le aspettative sono notevoli, come conferma l’inventore della macchina, Rich Diver. “Nel breve periodo - ha aggiunto il collega James Miller - questa potrebbe essere un’interessante alternativa alla CCS, aspettando che questa tecnologia possa davvero affermarsi”. Gli impianti di rigenerazione di questi combustibili potrebbero così sorgere a ridosso di centrali termiche tradizionali, ma anche di impianti industriali produttori di CO2.
Ora la sfida consiste nel migliorare l’efficienza del sistema, un passaggio fondamentale per far uscire la scoperta dal laboratorio e cominciare a pensare al mercato. Secondo gli scienziati coinvolti nel progetto saranno comunque necessari da 15 a 20 anni. In questo lasso di tempo l’obiettivo è quello di realizzare un nuovo prototipo ogni tre anni, in grado di mostrare sensibili incrementi di efficienza e decrementi di costi rispetto al precedente.
La macchina di metallo di forma cilindrica si basa sulla concentrazione del calore solare per innescare una reazione termo-chimica in un materiale composito ricco di ferro. Il materiale è stato progettato per abbandonare una molecola di ossigeno quando è esposto a calore estremo, e recuperare una molecola di ossigeno una volta che si raffredda.
La macchina è stata progettata con una camera su ogni lato. Un lato è caldo e l’altro freddo. Un insieme di 14 anelli circolari simili al frisbee attraversano il centro ruotando ad un giro al minuto. Il bordo esterno di ogni anello è costituito da un composto di ossido di ferro in una matrice di zirconio.
Gli scienziati usano il concentratore solare per riscaldare l'interno di una delle camere fino a 1.500 ºC. A questa temperatura l’ossido di ferro su un lato del anello abbandona una molecole di ossigeno. Il lato colpito dell'anello ruota verso la camera opposta e comincia a raffreddarsi. Nel frattempo si pompa CO2 all’interno della macchina. Il raffreddamento dell’anello permette all’ossido di ferro di rubare le molecole di ossigeno dall’anidride carbonica trasformandola in monossido di carbonio.

Per maggiori dettagli, anche tecnici: http://www.technologyreview.com/energy/23996/page1

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