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IL GIORNALIERO - Nasce ieri la nuova banca dati europea sui grandi inquinatori Stampa E-mail

11 novembre 2009 - Più trasparenza nell’accesso ai dati sulle fonti di inquinamento… per contribuire a rendere più trasparenti l’aria e le acque del territorio europeo. È questo il filo conduttore che ha portato la Commissione europea e l’Agenzia Europea dell’Ambiente a pubblicare - ieri - il registro delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti.
Dietro l’acronimo impronunciabile che identifica l’iniziativa (E-PRTR) si cela una banca dati relativa a 91 sostanze e oltre 24.000 sorgenti operanti in 65 diversi campi di attività economica. Le informazioni riguardano la produzione di rifiuti (e la loro movimentazione all’interno della Ue) e le emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo.
“La trasparenza - ha commentato Stavros Dimas, commissario per l’Ambiente - è uno strumento di vitale importanza per migliorare l’ambiente. L’istituzione di questo registro permetterà ai cittadini di accedere direttamente alle informazioni sulle emissioni rilasciate dai complessi industriali in tutta Europa e li aiuterà a partecipare in prima persona alle decisioni che si ripercuotono sull’ambiente. È segno della reale volontà delle autorità pubbliche e del settore di divulgare le informazioni ai cittadini e assumere una maggiore apertura”.
In particolare lo studio censisce il 30 per cento delle emissioni europee di NOx (praticamente la totalità generata da fonti stazionarie, se si esclude il settore trasporti) e il 76 per cento delle emissioni di SOx.
L’idea che ispira il progetto è molto ambiziosa: coinvolgere direttamente il cittadino europeo nella battaglia all’inquinamento, responsabilizzandolo nelle sue scelte di acquisto. Facendogli cioè toccare con mano quanto e come incidono sull’ambiente le produzioni di beni di consumo e di servizi di cui necessita; e ed eventualmente riorientando le sue scelte verso altri prodotti o altri marchi.
“Per riuscire ad ottenere la partecipazione pubblica - precisa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia Europea dell’Ambiente - occorre innanzitutto che i cittadini sappiano cosa succede all’ambiente che li circonda e qual è la posta in gioco. Questo nuovo registro costituisce un importante passo avanti in tal senso, in quanto mette a portata di mano un maggior numero di informazioni sull’ambiente. Chiunque può ora vedere quanto inquinamento è prodotto nell’aria e nell’acqua dagli impianti della propria zona o regione”.

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