19 ottobre 2009 - Probabilmente negli annali dell’energia il 17 febbraio 2009 sarà ricordato come l’inizio di una nuova era. La data, che ufficializza la promulgazione dell’American Recovery and Reinvestment Act (ARRA) segna infatti all’interno degli Stati Uniti l’avvio di un periodo senza precedenti di investimenti nel campo delle rinnovabili. E si sa che, quando l’America corre - inevitabilmente - le altre economie sono costrette a mettersi (almeno) in cammino…
Anche in questo caso il Nuovo Mondo, pur essendo stato scoperto quasi per caso, ha dato prova… di non voler lasciare nulla al caso! Se davvero bisogna iniziare un nuovo ambizioso cammino, l’approccio alla turisti per caso - zaino in spalla e vediamo dove riusciamo ad arrivare - è inutile e controproducente.
Nasce da questa consapevolezza la scelta del Dipartimento americano per l’energia di pubblicare il documento Solar Powering Your Community, una corposa guida a disposizione dei governi locali - stakeholder e componente politica - come aiuto concreto nella creazione di un local solar market. Lo spunto è intuitivo: se anche il Piano di sviluppo è federale, sono poi i governi locali a dover diventare attori privilegiati nel comprendere le opportunità di posizionare le rispettive economie all’interno della new renewable energy economy.
Partendo dall’esperienza di 25 città degli States che già oggi rappresentano casi di successo, la Guida fornisce informazioni pratiche per replicare attraverso percorsi step-by-step quei casi virtuosi; dalle piccole municipalità alle grandi metropoli, nelle diverse aree geografiche degli States.
L’approccio è tipicamente americano: poca teoria (specie sui massimi sistemi) e molta pratica. L’accesso agli incentivi, le migliori tecnologie disponibili sul mercato, le opportunità di crescita economica a livello locale, la creazione di nuovi posti di lavoro (un tema sul quale tornerà il Giornaliero).
Grande enfasi - è questo è un ulteriore segnale di concretezza - è posta anche sul tema dell’education. “La mancanza di comunicazione, informazione, disseminazione, consapevolezza da parte dei cittadini è un forte limite al potenziale di sviluppo”, ammettono i curatori del rapporto. Dunque, grande attenzione all’illustrazione di casi virtuosi anche su questo fronte.