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IL GIORNALIERO - La CE propone di investire 50 miliardi in più per produrre energia pulita Stampa E-mail

13 ottobre 2009 - Apollo batte Eolo 16 a 6... E quanto al nemico CO2, meglio nasconderlo sotto il tappeto (terrestre) piuttosto che combatterlo all’origine. Dunque, la Commissione europea sembra aver fatto la sua scelta. Nell’ultima proposta avanzata dalla CE si parla, infatti, della necessità di stanziare 50 miliardi di euro in più - rispetto ai livelli di spesa attuali - per poter mettere a punto ora del 2020 nuovi sistemi per la produzione di energia pulita.
La notizia non sta nella somma di denaro richiesta - comunque ingente, si tratterebbe di triplicare gli attuali investimenti - quanto nella direzione intrapresa. I fondi sarebbero, infatti, così ripartiti: 16 miliardi di euro a favore dell'energia solare, 13 miliardi per la cattura e lo stoccaggio geologico di anidride carbonica, 7 miliardi per l'energia nucleare e 6 miliardi per l'energia eolica. Una scelta di campo (fotovoltaico) piuttosto netta.
Più che una dichiarazione di intenti si tratta, comunque, di un appello. Quei soldi - infatti - non usciranno dalle casse di Bruxelles. Su questo la stessa commissione è stata chiara. “I finanziamenti potrebbero provenire da varie fonti: industrie, banche, investitori privati, Stati...".
La cifra di 50 miliardi di euro può sembrare esorbitante per un'economia che non è ancora uscita dalla recessione. “Eppure - rassicura lo stesso commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potočnik - gli esperti concordano sulla redditività di un investimento di questo tipo. Il mercato delle tecnologie energetiche pulite sta esplodendo e offre prospettive di ingenti guadagni e milioni di posti di lavoro per i Paesi che sapranno porsi all'avanguardia”.

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