7 ottobre 2009 - Predicare bene e razzolare meglio. La Commissione europea ha deciso di scendere dagli spalti direttamente in campo! Chiediamo ai nostri cittadini di modificare i loro modelli energetici, di essere più rispettosi delle buone pratiche, di perseguire l’efficienza... e noi? Detto fatto. Con una nota diramata lo scorso 23 settembre la Commissione ha promesso di “estendere a tutti i suoi edifici di Bruxelles e Lussemburgo e a tutte le sue attività un programma di certificazione, basato sul regolamento EMAS (sistema di ecogestione e audit) definendo e valutando gli aspetti ambientali delle sue attività, così da poter ottenere continui miglioramenti quali l'aumento dell'efficienza energetica, un uso ottimale delle risorse naturali e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica”.
Sia chiaro, non si tratta di una folgorazione dell’ultima ora. I primi princìpi verdi di gestione interna hanno iniziato a germinare nel lontano 1997; solo adesso, però, la CE parla di un programma sistematico e diffuso a 360 gradi alle sue attività.
I tempi dell’operazione non sono propriamente degni di uno scatto di Usain Bolt - la registrazione EMAS ufficiale dovrebbe essere ottenuta nel 2012 per tutte le attività della Commissione e nel 2014 per tutti gli edifici - ma va comunque riconosciuta la buona volontà.
Gli esperimenti pilota - condotti a Bruxelles tra il 2002 e il 2008 - che hanno poi portato a questa decisione, hanno dato risultati più che incoraggianti. Negli edifici campione il consumo di elettricità e di acqua è diminuito, rispettivamente, del 14 e del 23 per cento per metro quadro; le emissioni di anidride carbonica sono calate di oltre 7 punti. Dal 2003 il consumo di carta offset è diminuito del 48 per cento e quello di carta per ufficio del 41. Anche la produzione di rifiuti è stata tagliata drasticamente (da 331 chilogrammi/anno per addetto a 294).
Di assoluto rilievo i risultati ottenuti in termini di promozione dell’uso di mezzi di trasporto sostenibili. Ulteriori dettagli su questa iniziativa nel Giornaliero di domani.