COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - Nelle grandi città italiane un po’ più verde (e un po’ meno grigio) Stampa E-mail

27 agosto 2009 - Le città italiane si tingono di grigio verde. Non è in gioco la pur meritevole presenza dei soldati, ma una lenta - appena percettibile, ma ugualmente meritevole - transizione verso modelli urbani maggiormente environmental friendly. È quanto emerge dalla recente pubblicazione Istat Dati ambientali nelle città italiane, che ha preso in esame i 111 comuni capoluogo di provincia.
Realtà nelle quali risiede il 29,3 per cento della popolazione totale del Paese (circa 17 milioni di persone). Spigolando tra i molti dati dello studio si scopre, per esempio, che nel 2008 è diminuito “nei comuni ove il PM10 è monitorato, il numero medio di superamenti del valore limite per la protezione della salute umana, attestandosi a 60,6 giorni (meno 16,8 per cento sul 2007)”.
Si rileva, anche, una simbolica crescita (più 0,03 per cento) del verde pubblico urbano che raggiunge l’8,3 per cento della superficie comunale complessiva. Segnali incoraggianti anche dalla raccolta dei rifiuti urbani: “Nei 111 capoluoghi di provincia - dichiara l’Istat - è risultata pari a 615,8 chilogrammi per abitante, dunque in calo dell’1,1 per cento rispetto al 2007. La percentuale di raccolta in modo differenziato è risultata pari a 28,5, ben 3 punti percentuali in più rispetto al 2007”.
Diminuiscono anche gli sprechi di acqua: nel 2008 il consumo domestico medio nei 111 comuni capoluogo di provincia, è risultato pari a 68,4 metri cubi per abitante, con un calo dell’1,9 per cento rispetto a due anni fa.
Sul fronte energia, qualche affanno in più. Crescono, infatti, i consumi di fonti tradizionali, ma almeno ci si può consolare con un robusto incremento nella diffusione delle rinnovabili e del teleriscaldamento. Sul Giornaliero di domani, maggiori dettagli sui contenuti energetici dello studio Istat.

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com