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IL GIORNALIERO - Solar Decathlon, gli Usa fanno sul serio… anche se sembra solo un gioco Stampa E-mail

24 agosto 2009 - Non si è ancora spenta l’eco dei mondiali di atletica di Berlino e già a Washington fremono per celebrare un’altra gara di decathlon. Nella quale, però, non saranno protagoniste le stelle dello sport, ma alcune eccellenti idee solari. Si tratta, infatti, del Solar Decathlon 2009, evento organizzato dallo U.S. Department of Energy e riservato a 20 gruppi di studenti universitari provenienti da college americani, canadesi, spagnoli e tedeschi.
La sfida lanciata a questi giovani team - da circa due anni al lavoro - è quella di progettare, realizzare, mettere in opera una casa alimentata ad energia solare. Attractive and efficient, su esplicita richiesta degli organizzatori dell’evento. Non, dunque, un prototipo minimalista, ma un’abitazione con tutti i crismi, le attrattive, le comodità del caso.
Culmine dell’evento, il prossimo ottobre, sarà la realizzazione di un solar village al National Mall di Washington, D.C. Dall’8 al 16 ottobre i team metteranno alla prova le rispettive realizzazioni, in una vera e propria competizione che valuterà dieci diversi aspetti (tra i quali, il confort abitativo interno, la qualità architettonica, la reale trasferibilità del prototipo sul mercato). Nel frattempo, dal 9 al 13 e dal 15 al 18 ottobre, le case solari saranno anche aperte al pubblico e visitabili. Nei tre giorni successivi è previsto il completo disassemblaggio dei moduli abitativi.
Come già accennato, è esplicitamente richiesto che le case siano confortevoli e fruibili come una classica abitazione di un americano medio. Dunque, adeguatamente illuminate, in grado di fornire l’energia necessaria per cucinare, conservare i cibi, alimentare gli elettrodomestici di dotazione comune, riscaldare o raffrescare.
Uno degli aspetti più importanti - e così squisitamente americani - dell’iniziativa è il fatto che ogni singolo team non deve limitarsi all’idea, ma raccogliere i fondi, selezionare i fornitori dei materiali e delle apparecchiature, comunicare le proprie attività, realizzare praticamente l’opera. Insomma, ragionare in tutto e per tutto, con un preciso business plan, da impresa e non da semplice studente. Quello che altrove sarebbe stato poco più che un gioco, negli States è dunque qualcosa di estremamente serio.
Quella del 2009 è la quarta edizione di questa importante competizione che nel 2007 ha attratto oltre 100 mila visitatori.

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