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IL GIORNALIERO - Fusione nucleare, per il Canada potrebbe già essere dietro l’angolo Stampa E-mail

11 agosto 2009 - Tecnologia destinata – forse – solo ai nostri nipoti e distante anni luce da un’applicazione pratica… oppure già alla nostra portata e praticamente nascosta giusto dietro l’angolo? Quando si parla di fusione nucleare è facile oscillare tra uno dei due estremi. Sul numero estivo di Nuova Energia, il senatore Guido Possa ha – ad esempio – espresso ampie perplessità sulla praticabilità di questa strada, rimandando a dopo il 2050 il raggiungimento del possibile, difficile traguardo (Il miraggio dell’energia da fusione nucleare).
Nei giorni scorsi la Technology Review del Mit ha invece scosso la comunità scientifica con un annuncio di tutt’altro tenore. La General Fusion, una startup di Vancouver – riferisce il Mit – avrebbe annunciato di essere già oggi in grado di realizzare un impianto prototipale a fusione nucleare pronto entro la fine del prossimo decennio con un investimento inferiore al miliardo di dollari. Una cifra “minima” se si pensa agli investimenti previsti per il programma Iter. La General Fusion ha assicurato che la soluzione che vorrebbe realizzare sarà in grado di assicurare un guadagno netto in termini energetici grazie all’adozione di tecnologie che “solo 30 anni fa erano del tutto impensabili”.
I dettagli tecnologici sulla promettente iniziativa sono consultabili sul sito Internet www.technologyreview.com/business/23102/?nlid=2249.
Sul prossimo numero di Nuova Energia, per altro, è prevista la pubblicazione di un articolo realizzato proprio dal Mit di Boston in “risposta” ai dubbi del senatore Possa, che dovrebbe dare nuova speranze ai supporter della fusione nucleare.

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