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IL GIORNALIERO - Eurobarometro: Europei “pronti” per un’etichetta sulle emissioni di CO2 Stampa E-mail

4 agosto 2009 - In tema di ambiente (a parole) noi europei siamo davvero virtuosi. Lo rivela l’ultima inchiesta di Eurbarometro sull’atteggiamento dei cittadini comunitari nei confronti dell’efficienza ambientale dei prodotti che acquistano e consumano. I dati pubblicati dal bollettino statistico comunitario hanno fatto saltare (di gioia) sulla sedia il commissario Ue per l’ambiente Stavros Dimas: risulterebbe - infatti - che per la stragrande maggioranza degli europei (ben l’83 per cento) l’impatto ambientale di un prodotto sia un aspetto importante nelle decisioni di acquisto.
A sorpresa, l’attenzione maggiore non si riscontra in un Paese scandinavo (come vorrebbe la tradizione) bensì nella mediterranea Grecia. I Cechi guadagnano, invece, la poco ambita ultima posizione. Ma va comunque rilevato che anche in questo Paese la maggioranza dei cittadini - il 62 per cento - assicura di esercitare una sensibilità ambientale nella scelta dei beni che consuma.
In questo contesto, osservata speciale sembra essere proprio l’anidride carbonica. “Sebbene solo 1 cittadino su 10 dichiari che l’importo totale delle emissioni di gas ad effetto serra create da un prodotto debba figurare sulle etichette ambientali - riconoscono gli esperti di Eurobarometro - circa il 72 per cento dei cittadini dell’Unione ritiene che in futuro dovrebbe essere obbligatoria un’etichetta indicante le emissioni di carbonio derivanti dal prodotto”. Il risultato è a dir poco significativo.
Ancora una volta, i greci spiccano per l’attenzione nei confronti dei cambiamenti climatici (forse anche per la vulnerabilità “imposta” al loro Paese dalla posizione geografica): ben il 90 per cento si è espresso a favore di una etichettatura carbon!
Tale etichetta sulle emissioni di anidride carbonica dovrebbe indicare l’importo totale dei gas a effetto serra - compreso il biossido di carbonio - emessi durante la vita del prodotto, dalla fabbricazione allo smaltimento. Attualmente questo tipo di etichetta non è previsto a livello europeo, ma nel dicembre 2008 i ministri del Consiglio ambiente hanno invitato la Commissione a studiarne l’introduzione. Sul Giornaliero di domani, altre curiosità su questa inchiesta di Eurobarometro.

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