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IL GIORNALIERO - Stati Uniti e Cina alleati nella lotta ai cambiamenti climatici Stampa E-mail

30 luglio 2009 - Stati Uniti e Cina hanno firmato nei giorni scorsi un Mou. L’acronimo, poco conosciuto in Italia, significa Memorandum of understanding. Un accordo di cooperazione, insomma. Che è particolarmente significativo non solo per gli attori che si sono seduti al tavolo. Ma, in particolare, per il tema: energia e cambiamenti climatici. Il Mou inserisce, di fatto, la questione dei cambiamenti climatici tra gli elementi portanti delle relazioni tra i due Paesi e impegna entrambi a “favorire il raggiungimento di un accordo internazionale sul problema”.
Lo stesso patto di collaborazione impegna le due superpotenze mondiali ad accelerare la transizione verso un’economia planetaria low-carbon. Il che significa, in concreto, affrontare i temi dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili, delle smart grid (vera e propria novità di questi ultimi tempi, accanto alle altre tecnologie da sempre nominate come soluzione alla sfida energetica in atto), i veicoli elettrici.
Il primo banco di prova sarà, certamente, la United Nations Climate Change Conference di Copenhagen del prossimo dicembre. Ma l’obiettivo temporale è decisamente più ampio.
“Entrambi i Paesi hanno capito l’importanza delle clean energy per le nostre economie e per la sicurezza interna” ha dichiarato il Segretario per l’Energia Steven Chu. “Quello che Cina e Stati Uniti potranno fare nel prossimi decenni sarà utile per l’intero Pianeta”.

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