29 luglio 2009 - Secondo un’azienda statunitense di Cambridge (MA) sarà disponibile prossimamente sul mercato una tecnologia innovativa per la produzione di biocombustibili. L’azienda in questione avrebbe infatti messo a punto un processo “in grado di produrre 20.000 galloni per acro per anno di biocombustibili”. E afferma di poter vendere - in caso di successo - “il biofuel a prezzi competitivi con i prodotti fossili”.
Il processo si basa sull’utilizzo di microrganismi geneticamente modificati sviluppati in fotobioreattori particolari. I microrganismi usano l’energia solare per produrre il bioetanolo e altri biocombustibili a partire dall’anidride carbonica e dall’acqua. Il combustibile è escreto dai microrganismi come una sostanza di rifiuto, che può essere agevolmente raccolta con tecnologie chimiche tradizionali.
L’azienda ha in programma la costruzione di un impianto sperimentale entro la fine del 2010 e di un impianto pilota su scala commerciale nel corso del 2011. Se i risultati delle esperienze di laboratorio venissero confermati dagli esiti della gestione di detto impianto dimostrativo, si produrrà - a giudizio dei tecnici dell’azienda - una sostanziale trasformazione dell’industria dei biocombustibili.