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IL GIORNALIERO - IEA: cala la domanda di gas. Non era mai successo nell’ultimo mezzo secolo! Stampa E-mail

2 luglio 2009 - “La profonda crisi economica in atto ha cambiato lo scenario di riferimento anche nel mondo dell’energia, con pesanti implicazioni soprattutto nel settore oil&gas”.
È questa una delle più interessanti indicazioni che emergono dall’ultimo rapporto IEA, presentato a Parigi lo scorso 29 giugno.
Nobuo Tanaka, direttore esecutivo dell’International Energy Agency non ha avuto mezzi termini per commentare la situazione: “Rispetto all’edizione dello scorso anno il contesto è variato in maniera drammatica. Due anni di riduzione della domanda globale di petrolio dimostrano che stiamo vivendo la peggiore recessione dell’ultimo mezzo secolo. I prezzi attuali sono pari a circa la metà delle quotazioni raggiunte proprio in queste settimane lo scorso anno. E ora c’è anche il rischio che una improvvisa partenza al rialzo del costo del barile possa danneggiare seriamente i timidi segnali che appaiono all’orizzonte”.
Ancora più evidenti sarebbero gli scossoni nel comparto gas. “In pochi mesi ci siamo mossi da un mercato con prezzi record e consumi in linea con l’offerta, ad una situazione di prezzi in caduta libera e domanda stagnante”.
Dopo una crescita dei consumi pari all’1 per cento nel 2008, nel primo quadrimestre 2009 si è registrata un flessione della domanda pari al 4 per cento con la prospettiva di ulteriori cali da qui a fine anno. È la prima volta da 50 anni a questa parte che il mercato del gas naturale registra un trend negativo!
La combinazione di una domanda che si conferma debole e di prezzi in discesa potrebbe anche compromettere sensibilmente i futuri investimenti nel settore. Nonostante il calo tendenziale dei costi delle materie prime, che potrebbe rendere più appetibile la realizzazione di infrastrutture, anche complesse, molti progetti stanno incontrando problemi di natura finanziaria, soprattutto per la perdurante incertezza sullo scenario economico a breve termine.
Anche la crescente concorrenza delle rinnovabili pone qualche motivo di preoccupazione in più rispetto al passato, sia pure molti osservatori facciano notare come la corsa dell’eolico porti con sé l’inevitabile investimento anche in nuovi impianti a gas, come “riserva” di sicurezza.
Per l’LNG è attesa, in particolare, una crescita senza precedenti del 50 per cento tra il 2009 e il 2013; a partire da quella data - però - potrebbe verificarsi una frenata, a meno che vengano approvati nuovi progetti entro la fine del 2010.

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