COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - GIFI: la “carta” ostacola lo sviluppo del fotovoltaico Stampa E-mail

26 giugno 2009 - Il fotovoltaico in Italia sta bene ma potrebbe stare (decisamente) meglio. È quanto emerge da una nota di GIFI (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane) aderente alll'ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche).
Nel dettaglio, il settore ha raggiunto oggi un livello di sviluppo molto interessante con una potenza installata che al 30 aprile 2009 ha superato i 450 MW, per circa 37mila impianti entrati in esercizio. Nel solo 2008 in Italia si sono registrati 338 MW di impianti installati e collegati alla rete (che hanno posto il nostro Paese al quarto posto nello specifico ranking internazionale dello scorso anno).
Queste le note positive, anche se va sottolineato che gli eccellenti risultati conseguiti sarebbero stati ancora migliori senza gli impedimenti creati dalle autorità locali per la costruzione di questi impianti. Uno "sbarramento" che in numerosi casi ha ritardato e bloccato progetti molto ambiziosi.
GIFI-ANIE entrano nel merito della situazione normativa, evidenziando che il Decreto legislativo 387 del 29 dicembre 2003 sulla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili aveva previsto un iter autorizzativo semplificato per facilitare lo sviluppo di questo mercato: veniva demandato ad una Conferenza dei Servizi l’autorizzazione per la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione d’energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. A tal fine la Conferenza dei Servizi doveva essere convocata dalla Regione entro 30 giorni dal ricevimento della domanda d’autorizzazione, e concludere il procedimento autorizzativo entro 180 giorni dalla richiesta.
In particolare, veniva recepito il principio che per gli impianti non programmabili (quindi per il FV) nessuna autorizzazione doveva essere richiesta se il sito su cui si sarebbe installato l’impianto era esente da vincoli di qualsiasi natura in materia di tutela dell’ambiente, tutela del paesaggio e patrimonio storico-artistico. La Conferenza Unificata, su proposta del Ministero delle attività produttive, di concerto con il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del ministero per i Beni e le attività culturali, avrebbe dovuto approvare le Linee Guida per lo svolgimento del procedimento autorizzativo.
In attesa che le citate Linee Guida siano approvate dalla Conferenza Unificata, e in considerazione del fatto che i territori regionali sono interessati da un elevato numero di iniziative per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, le singole Regioni hanno ravvisato la necessità di fornire indirizzi e procedure affinché l’esercizio delle competenze delle Regioni avvenisse in maniera coordinata. Purtroppo, molte delle procedure approvate hanno creato degli impedimenti reali allo sviluppo della tecnologia FV, e hanno comportato diversità di comportamenti fra le varie Regioni e in qualche caso fra le varie province della singola Regione.

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com