di Giuseppe Gatti
Disegno di legge sviluppo, Ddl imprese ed energia, Ddl manovra, Ddl concorrenza, Ddl reti ed internazionalizzazione e così via. Sotto tutti questi nomi c’è sempre lo stesso provvedimento: il Ddl 1195, risultante dallo stralcio, deciso dalla Camera dei Deputati il 5 agosto 2008 di diciassette articoli contenuti nel Ddl 1441, presentato dal Governo il 2 luglio.
Il testo di Tremonti aveva un titolo abbastanza lungo, Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria che indicava chiaramente la natura di provvedimento omnibus del disegno di legge, che doveva servire, nelle intenzioni del ministro dell’Economia, ad anticipare i tempi della manovra economica che si riteneva necessaria, senza dover aspettare la Legge Finanziaria a fine anno.
Era insomma un intervento d’urgenza e l‘urgenza doveva giustificare l’accozzaglia di norme messe insieme sotto un titolo non proprio esemplare per coerenza interna. Sciaguratamente, senza che il titolo lo enunciasse, nel Ddl c’era anche un pacchetto di norme sull’energia ed in specie sul nucleare e si accese quindi una prima bagarre alla Camera. Per evitare di ritardare l’approvazione dell’intero provvedimento vennero quindi stralciati gli articoli in materia di energia ed alcuni altri altrettanto controversi. [...]
L'articolo completo non è disponibile on-line.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la redazione.
Telefono 02 3659 7125 e-mail
Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo
|