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IL GIORNALIERO - Riscaldamento globale: il clima dell’Europa mostra due “facce” Stampa E-mail

17 giugno 2009 - La catena delle Alpi divide l'Europa in due differenti zone climatiche, ciascuna con diverse risposte al riscaldamento globale. Il secondo Rapporto della Convenzione sulla protezione delle Alpi - pubblicato il 16 giugno 2009 - evidenzia puntualmente tale anomalia climatica. Le precipitazioni sono diminuite del 10 per cento negli ultimi 100 anni nella area di sud-est mentre le precipitazioni nevose e piovose sono aumentate nella stessa percentuale nell’area del nord-ovest.
I differenti regimi pluviometrici delle due zone, la riduzione dei ghiacciai e gli incrementi di temperatura hanno effetti non solo sui rilievi montagnosi ma anche sulle comunità che dipendono dalle risorse della montagna. I villaggi che si trovano a Nord hanno registrato l’incremento di alluvioni e smottamenti mentre quelli a Sud hanno visto diminuire il loro appeal turistico per effetto della mancanza di neve.
Tutti i fiumi che originano dalle Alpi soffrono di carenza di acqua ad eccezione, in parte, del Tagliamento. Le Alpi sono la “torre di acqua” dell’Europa - afferma Marco Onida, segretario generale della Convenzione - ma aumentando le dimensioni del fenomeno il rischio è che l’acqua non raggiunga più le zone a valle, dove essa è necessaria per gli ecosistemi, per l’agricoltura, per la produzione di energia. Lungo l’arco delle Alpi vivono 16 milioni di persone, dalla Francia ad Ovest all’Ungheria ad Est.

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