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IL GIORNALIERO - Al lavoro per formare la nuova generazione di professionisti del nucleare Stampa E-mail

29 maggio 2009 - “I risultati del 2008 segnano una svolta nel processo di decommissioning italiano e nella prestazione della nostra azienda. Abbiamo rilanciato le attività di smantellamento e gestione dei rifiuti, creato valore per l’azionista, ridotto gli oneri per il consumatore elettrico, investito risorse per la formazione di una nuova generazione di professionisti del nucleare. I primi mesi del 2009 consolidano la tendenza di un’ulteriore accelerazione delle attività e di una maggiore efficienza operativa”.
Con queste parole Massimo Romano, amministratore delegato di Sogin, ha commentato la pubblicazione del bilancio di esercizio, approvato ieri dal consiglio di amministrazione. “Abbiamo avviato - prosegue - la realizzazione di opere importanti per il trattamento e la gestione dei rifiuti e ci avviciniamo alla fase finale di smantellamento e decommissioning delle isole nucleari.
Le attività previste dal 2009 al 2012 per un valore di oltre 450 milioni di euro, rappresentano un’opportunità unica per ricostruire e rafforzare le competenze industriali del Paese e sostenere il rilancio dell’opzione nucleare”.
I dati economici più significativi riguardano i ricavi, pari lo scorso anno a 400,4 milioni di euro di cui poco meno di 231 relativi ai contratti per la gestione e il riprocessamento del combustibile. I ricavi relativi alle attività industriali sono stati dunque pari a 169,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 138,9 nel 2007.
In particolare, sono stati raggiunti 29 dei 31 obiettivi di avanzamento fisico delle attività, stabiliti per il 2008 dall’Autorità nell’ambito del nuovo sistema di riconoscimento dei costi, e ne è stato anticipato uno relativo al 2009.
Tra le principali attività dello scorso anno, alcune hanno coinvolto importanti partenership di livello internazionale. Si pensi agli accordi definiti con le francesi EdF e Areva, per la gestione del plutonio derivante dal riprocessamento virtuale del combustibile italiano di Creys Malville, ai 7 trasporti di combustibile irraggiato da Caorso verso la Francia per 476 elementi su un totale di 1032; all’assistenza per il trattamento dei rifiuti radioattivi della centrale in decommissioning di Aktau (Kazakistan), in partnership con Ukaea, e per il miglioramento della sicurezza nelle centrali nucleari in esercizio di Kola (Russia) e Khmelnitsky (Ucraina), in partnership con Iberdrola.

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