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IL GIORNALIERO - Turboden taglia il traguardo dei 100 impianti Stampa E-mail

22 maggio 2009 - Ha fatturato nell’anno 2008 quasi 39 milioni di euro, con una crescita del 50 per cento nel valore della produzione rispetto all’anno precedente, e investe in Ricerca e Sviluppo circa l’8 per cento dei ricavi.
A questi numeri Turboden ne aggiunge un altro, davvero significativo. Infatti, la società italiana leader in Europa nella realizzazione di turbogeneratori basati sul Ciclo Rankine Organico, tecnologia per la produzione combinata di energia elettrica e calore partendo da diverse fonti di energia (biomassa, geotermia, recupero calore ed energia solare termodinamica), ha annunciato la produzione del centesimo impianto installato.
Si tratta di un teleriscaldamento da biomassa con potenza elettrica di 2,2 MW e 10 MW di potenza termica, fornito alla municipalizzata di Hennigsdorf, che soddisfa il fabbisogno termico della cittadina (26.000 abitanti a venti chilometri da Berlino) partendo da diverse fonti di combustione, sia rinnovabili sia gas fossili.
Il modello fornito da Turboden è un’unità cogenerativa di taglia grande, e rappresenta il cinquantesimo impianto installato in Germania (sono 13, invece, gli impianti in funzione nel nostro Paese).
“Arrivare a 100 impianti - afferma Paolo Bertuzzi, amministratore delegato di Turboden, azienda che conta nelle sue sedi di Brescia e Milano oltre 107 addetti, con un’età media complessiva di 33 anni - è il traguardo che ci rende orgogliosi. L’unità di Hennigsdorf è la conferma della versatilità dei nostri turbogeneratori e la dimostrazione di una perfetta integrazione del nostro impianto alimentato a biomassa all’interno di una rete di teleriscaldamento preesistente, di maggiori dimensioni e già alimentata ad altre fonti non rinnovabili”.

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