15 maggio 2009 - "Decidere oggi l'energia di domani". Con questo tema ha preso il via la seconda edizione del Festival dell’Energia. All'inaugurazione della quattro giorni salentina hanno presenziato numerose autorità istituzionali e politiche. Mentre dagli Stati Uniti è giunto il saluto del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo: "È importante interrogarsi sull’energia di oggi e soprattutto su quella di domani. Il Festival dell’Energia rappresenta un’occasione importante, plurale e laica per discutere di questo tema-chiave”.
Alessandro Beulcke, presidente Aris, ha ufficialmente aperto il Festival ponendo agli ospiti del primo evento ufficiale della manifestazione l’interrogativo che rappresenta il filo rosso dell’edizione 2009: “Quale energia fra vent’anni?”.
Non si è sottratto alla sollecitazione il governatore pugliese Nichi Vendola: "Per il 2020 immagino un’energia diffusa, dolce, democratica, che parta dalla riqualificazione urbana degli edifici, e dall’efficienza energetica. Piccole cose che portano alle grandi. Mi piacerebbe vedere disseminati per il territorio impianti solari o eolici, anche di piccola taglia. E vorrei che si coniugasse il business alla ricchezza ambientale".
"Dobbiamo procedere verso un mix di rinnovabili e fonti tradizionali, che ci sleghi dall’era del petrolio”, ha confermato Gianni Sergi, assessore alle Politiche energetiche della Provincia di Lecce.
Il ministero dell’Ambiente, attraverso l’intervento del segretario generale Marco De Giorgi, ha ribadito l’impegno del dicastero in un momento di crisi economica come questo, che “quasi paradossalmente ci deve portare a sfruttare la crisi per ripensare il modello energetico globale”.
La giornata inaugurale del Festival dell’Energia ha visto anche l’investitura ufficiale di Giuliano Zuccoli alla presidenza di Assoelettrica.
Il neopresidente ha sottolineato come, di fronte a un mondo che non potrà diminuire la propria domanda di energia, “ci si debba interrogare sul corretto mix di fonti energetiche da utilizzare, non escludendo aprioristicamente il nucleare, e condividendo il dibattito su questo tema a livello nazionale e non locale”.