COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - Gas, la Ue come l’Italia: produzione in calo, consumi in crescita Stampa E-mail

13 maggio 2009 - Aspettando la low carbon economy che verrà, l’Europa a 27 si accontenta di essere una natual gas economy. L’ultimo bollettino statistico di Eurostat sul tema energia, pubblicato ieri, conferma che anche a livello continentale si sta delineando uno scenario di forte dipendenza dal gas naturale. Nel corso del 2008 i consumi interni sono infatti risultati in crescita del 2,7 per cento a fronte di un aumento della produzione limitato all’1,6 per cento. Inevitabile - quindi - un ricorso crescente alle importazioni.
La soglia delle 500 Mtoe/anno è ormai vicinissima (nel 1994 i consumi erano ancora inferiori alle 340 Mtoe) e solo la crisi attualmente in atto, con ogni probabilità, rimanderà all’anno prossimo il taglio del traguardo.
Per quanto riguarda i fornitori, la situazione della Ue nel suo complesso appare meno sbilanciata di quanto non lo sia quella italiana. È vero che al primo posto figura sempre la Russia, ma la quota di mercato rimane al di sotto del 37 per cento ed è in lieve calo rispetto al 2007. Forte, invece, il ruolo della Norvegia che passa dal 24,6 per cento del 2007 all’attuale 26,1 per cento. Seguono l’Algeria (poco più del 15 per cento e share in contrazione), la Nigeria, la Libia e il Qatar. Tutti gli altri sono al di sotto dei due punti percentuali di quota mercato.
Quanto ai consumi, la Gran Bretagna risulta il Paese con i più elevati livelli della domanda, con circa 95 Mtoe, ed è anche la nazione che lo scorso anno ha registrato il più consistente aumento. Seguono la Germania (stabile) e l’Italia in leggero calo (ma dovrebbe trattarsi solo di uno stop momentaneo).
Le note dolenti giungono però dal lato della produzione. Cala in Germania, Italia, Polonia, Inghilterra; resta stabile in Danimarca, Ungheria, Romania. Cresce soltanto in Olanda, Paese che si conferma leader nel campo.

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com