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IL GIORNALIERO - Summit di Sofia: il gas per l'Europa ora è più “sicuro” Stampa E-mail

28 aprile 2009 - Sono 28 gli Stati dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Asia centrale che hanno sottoscritto un impegno - Declaration of the Sofia Energy summit - per diversificare le vie di approvvigionamento del gas naturale destinato al Vecchio Continente e per sviluppare una cooperazione tra Paesi produttori, di transito e consumatori.
La firma sul documento è stata posta lo scorso 26 aprile a Sofia (Bulgaria) a conclusione del Summit energetico Natural Gas for Europe, Security and Partnership, promosso su esplicito invito del presidente bulgaro Georgi Parvanov.
Nel documento viene tra l’altro enfatizzata l’importanza geopolitica delle regioni del Mar Nero e del Mar Caspio per la sicurezza energetica dell’Europa e la diversificazione delle vie di transito del gas naturale.
Al tavolo si sono seduti Albania, Armenia, Austria, Azerbaijan, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Macedonia, Germania, Grecia, Italia, Ungheria, Kazakhstan, Moldova, Montenegro, Qatar, Romania, Federazione Russia, Slovenia, Serbia, Turchia, Turkmenistan, Ucraina, Usa e l’Unione europea in quanto tale, oltre alla Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo.
I Paesi firmatari si sono impegnati inoltre a supportare la realizzazione di tutti i progetti di infrastrutture necessari (inclusi i terminali LNG) per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza energetica.

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