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IL GIORNALIERO - La ricetta di IBM per rendere le reti davvero intelligenti Stampa E-mail

24 aprile 2009 - IBM vuole mettere la propria intelligenza al servizio dell’energia. E, in particolare, delle smart grid. Un tema che negli ultimi tempi sembra aver attirato l’attenzione di molte tra le multinazionali più innovative del panorama mondiale, presenti fino ad oggi in settori di business ben diversi. Almeno in apparenza...
Cosa c’entrano, dunque, i bit con i kWh? E il silicio con la riduzione delle emissioni climalteranti? La big company americana lo ha chiarito ieri, durante una conferenza stampa dedicata proprio al tema delle reti intelligenti.
“Un po’ in tutto il mondo e nei diversi settori, le regole del gioco stanno cambiando - ha esordito Gianluca Bogi, director of communications sector IBM Italia - e molti oggetti con i quali siamo abituati a convivere stanno diventando più intelligenti. Ovvero stanno assorbendo elementi non banali di intelligenza e stanno andando in rete. Tutto il mondo, quindi, ha iniziato un processo per diventare smart, nel quale i singoli componenti possano mettere in comune i dati in loro possesso perché vengano poi utilizzati in maniera integrata, possano dialogare e interagire”.
“Per concretizzare questo processo - prosegue Bogi - occorre saper lavorare il pezzettino di silicio, ma anche saper costruire un adeguato supporto hardware, avere a disposizione il software, sviluppare la ricerca per progredire, offrire la consulenza indispensabile agli utenti per gestire il cambiamento”. Una esposizione sintetica di quello che è oggi il dna di IBM.
Da qui all’interesse crescente per le reti elettriche il passo è davvero breve. “I flussi energetici stanno cambiando rapidamente - precisa Carlo Drago, utility industry business development executive IBM Italia - e quelli che un tempo erano semplici consumatori, oggi con il Conto Energia sono diventati anche produttori. La digitalizzazione delle reti è dunque un processo ormai indispensabile per gestire il cambiamento in atto. Anche il mondo delle reti elettriche dovrà diventare sempre più intelligente, affidarsi all’information technology, ragionare in termini di automazione, interconnessione, intelligenza”.
Ecco perché, nei prossimi mesi, potremo sentire circolare il nome di IBM più negli uffici progettuali di una grande utility italiana... che non all’interno di un megastore dell’informatica aperto al pubblico.

Ulteriori dettagli sui progetti IBM in tema di smart grid sono pubblicati
sull’ultimo numero di
Nuova Energia (2-2009) attualmente in distribuzione.

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