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Smart Grid: l'era delle reti intelligenti
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Il passaggio del testimone ai vertici della Casa Bianca da G. W. Bush a Barack Obama ha arricchito il vocabolario della politica americana di nuovi termini.
Tra questi anche smart grid, locuzione che alcuni attenti osservatori hanno rilevato più volte sia nei discorsi pronunciati in campagna elettorale, sia - più concretamente - nelle pagine dedicate dall’amministrazione statunitense al nuovo piano di rilancio dell’economia.
Solo una nota di colore, che dà però una misura di quanto il futuro delle reti intelligenti sia già ben presente, e percepito come una priorità. La nascita del mercato libero dell’energia, con il connesso unbundling della produzione, trasmissione e distribuzione, ha innescato un processo di cambiamento del sistema elettrico senza precedenti nella storia recente dell’energia. Fino a quel momento i sistemi elettrici erano tradizionalmente caratterizzati da strutture verticalmente integrate, in cui produzione e distribuzione di energia erano svolte da un unico ente.
Con la comparsa della generazione distribuita - spesso garantita da fonti rinnovabili - i flussi di energia, un tempo monodirezionali (dall’alta tensione alla bassa tensione) sono invece diventati multidirezionali. In questo nuovo e articolato contesto, l’operatività delle reti elettriche pone quindi nuove sfide e sollecita nuove problematiche per i sistemi di controllo, che devono evolversi di pari passo con le nuove esigenze. Da qui il ricorso alle smart grid. In sintesi, si tratta di reti in grado di integrare nella propria operatività le funzioni di monitoraggio, controllo, protezione e manutenzione del sistema elettrico, caratterizzate da un elevato livello di intelligenza sia nel centro di controllo che nei dispositivi in campo e da una infrastruttura di comunicazione ad elevate prestazioni.
“Una rete smart grid - scendono nel dettaglio gli esperti di Abb - deve garantire un’elevata interazione tra il consumatore e il mercato, permettendo agli utenti di accedere al prezzo dell’energia in tempo reale. Gli utenti hanno così la possibilità di spostare i consumi su fasce temporali caratterizzate da un costo dell’energia minore, contribuendo così al miglioramento dell’efficienza generale del sistema. Una smart grid deve poi essere in grado di adattarsi al continuo mutare delle condizioni al contorno: si parla in questo caso di self healing grid, ossia in grado di autoripararsi, identificando repentinamente situazioni di pericolo per la stabilità di rete e dispiegando le opportune contromisure. In caso di emergenze, quindi, la rete smart grid non è più una rete esclusivamente correttiva, ma è a tutti gli effetti un sistema elettrico predittivo”.
Un aspetto fondamentale, in questo caso, è anche quello della cosiddetta cyber security. Una smart grid deve infatti essere in grado di garantire una adeguata sicurezza nei confronti degli attacchi informatici. “La cyber security – concludono in Abb - ha assunto particolare importanza in primis negli Usa, a seguito degli attacchi dell’11 Settembre 2001, e a stretto giro anche in Europa e nel resto del mondo, al punto da essere diventata un requisito imprescindibile per ogni sistema informatico”.

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