8 aprile 2009 - Le prime stime della Commissione europea indicano che nel 2008 le emissioni di gas serra dei 27 Paesi Membri hanno avuto una diminuzione rispetto al 2007 pari al 6 per cento. Le analisi sono basate sui dati raccolti da oltre 10.000 installazioni che nel corso del 2007 hanno pesato per il 94 per cento sulle emissioni complessive.
Sono stati presi in considerazione tutti i principali settori con particolare attenzione ai comparti del cemento, del vetro, della carta. Le emissioni degli impianti di produzione di energia elettrica sono calate di circa il 6 per cento, in linea quindi con la contrazione generale. I settori le cui emissioni sono diminuite meno, invece, sono quelli del petrolio, del gas e della lavorazione dei metalli.
Questi numeri sono indicativi di due fatti. Il primo rappresenta una conferma: la recessione, iniziata nella seconda metà dell’anno, è la ragione principale della contrazione. Infatti i settori industriali che hanno fatto registrare le maggiori diminuzioni sono proprio quelli che hanno maggiormente risentito della crisi economica globale.
Per quanto riguarda l’energia elettrica le minori emissioni sono derivate dall’alto prezzo dei prodotti energetici verificatosi nella prima metà del 2008, non bilanciato dal crollo dei prezzi riscontrato nei trimestri successivi, che ha appunto frenato la domanda.
Si tratterebbe quindi di un calo non virtuoso e imputabile a ragioni strutturali; bensì più che altro legato a motivazioni contingenti che potrebbero azzerarsi non appena la ripresa dovesse manifestarsi.