7 aprile 2009 - La Commissione europea ha adottato ieri un nuovo regolamento per migliorare le perfomance energetiche di molti dispositivi di conversione in uso nelle nostre case e negli uffici, i cosiddetti external power supplies, utilizzati per ridurre la tensione di rete e alimentare cordless, telefonini, computer portatili, modem, eccetera.
L’obiettivo è quello di tagliare gli attuali consumi di circa 9 TWh all’anno entro il 2020; un quantitativo di energia elettrica sufficiente a colmare l’attuale fabbisogno dell’intera Lituania. Queste misure permetteranno, inoltre, di ridurre le emissioni annuali di anidride carbonica di circa 3 milioni di tonnellate.
Il commissario europeo Andris Piebalgs ha commentato con grande enfasi la decisione: “Sono misure che potranno drasticamente migliorare le attuali prestazioni di molti apparecchi di uso comune, imponendo ai costruttori concetti di efficienza energetica più restrittivi rispetto ad oggi. Non si parlerà più di sola efficienza attiva, ovvero valutata quando un apparecchio è in uso e consuma effettivamente energia, ma anche di no-load power consumption”.
I nuovi requisiti saranno operativi in due step: il primo nel 2010 e un successivo nel 2011. In un’intervista rilasciata lo scorso dicembre a Nuova Energia, il direttore generale del Joint Research Centre Roland Schenkel aveva già richiamato l’attenzione sul problema dichiarando che “le ricerche condotte dallo stesso JRC hanno confermato che un obiettivo di risparmio del 30 per cento è già oggi effettivamente ottenibile”.