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IL GIORNALIERO - Cina: rinnovabili ed efficienza energetica segnano il passo Stampa E-mail

26 marzo 2009 - La crisi globale dell’economia si fa sentire anche nella Repubblica Popolare Cinese. Diminuisce il tasso di crescita, calano le esportazioni, chiudono le aziende più deboli, aumenta la disoccupazione.
In occasione del congresso annuale, i dirigenti del Partito comunista cinese hanno dichiarato che, per evitare contraccolpi pesanti sull’economia reale, deve comunque essere mantenuto un ritmo di crescita intorno all’8 per cento annuo.
La conseguenza è che il progetto di un’economia sempre più verde segna il passo; infatti sono state per il momento accantonate alcune iniziative relative alle fonti di energia rinnovabile e all’efficienza energetica.
Potrebbero quindi ridimensionarsi, a questo punto, alcune stime circolate nelle scorse settimane, secondo le quali entro il 2011 la capacità di generazione eolica installata in Cina avrebbe potuto raggiungere i 22 GW. Lo stesso discorso potrebbe valere per il solare.
Le aspettative di crescita per la produzione interna di moduli fotovoltaici sono elevatissime, visto che l’intenzione è quella di arrivare a poco meno di 7 GW/anno prodotti dalle industrie cinesi alle soglie del 2012, a fronte di una nuova capacità interna installata di 300 MW. È chiaro, quindi, che a fare da volano dovrebbe essere soprattutto la domanda generata dall’export. Domanda che si potrebbe raffreddare nella attuale congiuntura, penalizzando inevitabilmente tutta la filiera (comprese le installazioni domestiche).

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