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Emergenza gas per l'Europa ma Bruxelles sta a guardare Stampa E-mail

di Edgardo Curcio


Cucina a gasPuntualmente – come due anni fa – il contenzioso fra Russia e Ucraina per il prezzo del gas, ma anche per il pagamento del debito accumulato da parte di Naftogas nei confronti di Gazprom, è esploso con il conseguente blocco delle forniture di gas verso l’Unione europea. Secondo la Russia, lunedì 5 gennaio Gazprom ha ridotto le forniture per costringere Naftogas a pagare i debiti e a chiudere i nuovi contratti su prezzi più elevati di quelli in vigore. In realtà il flusso di gas verso l’Europa si è fermato completamente, e buona parte dei Paesi ex-satelliti facenti parte dell’Urss sono rimasti al freddo. Che cosa è successo?

Secondo Gazprom, l’Ucraina si sarebbe appropriata del gas immesso nelle condutture e destinato agli importatori europei per usarlo direttamente per i propri fabbisogni, visto che non riusciva a pagare il gas russo a partire dall’inizio dell’anno. Secondo Naftogas, il gas russo non è più arrivato, e quindi questa non è stata in grado di girarlo agli importatori europei; inoltre, secondo quest’ultima società, essendo le condutture vuote non ci sarebbe stata la pressione sufficiente. Quindi il sistema di transito non ha funzionato. [...]

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