Passato (quasi) prossimo |
|
|
a cura di Giorgio Stilus
Venti anni fa si sognava un futuro ben diverso da quello che è poi diventato il nostro presente. Ultimi giorni del 1983. Francesco Corbellini, presidente dell'Enel, interviene in un dibattito sulla ristrutturazione del sistema produttivo e distributivo promosso dall'Ordine degli ingegneri di Milano. In quella sede riconferma gli obiettivi della sua azienda per il successivo decennio: drastica riduzione della quota di produziione imputabile agli idrocarburi (dal 57 al 15 per cento dell'energia generata per complessivi 14.300 MW), a tutto vantaggio del carbone (19.700 MW) e del nucleare (per 12.900 MW). E' difficile scovare, nella storia energetica d'Europa, previsioni maggiormente disattese. A dire il vero, quel programma era subito sembrato inverosimile agli stessi promotori. Mercoledì 25 gennaio lo stesso Corbellini riprendeva la parola sulle colonne del Sole 24 Ore e annunciava: "Sempre meno carbone nel nostro piano energetico". Rispetto al programma annunciato poche settimane prima, carbone subisce un taglio di circa 6 mila MW (quisquilie...).[...]
L'articolo completo non è disponibile on-line.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la redazione.
Telefono 02 3659 7125 e-mail
Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo
|
|