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Gli stati europei alla prova dell'emission trading con i meccanismi flessibili Stampa E-mail

di Giorgio Vicini, Luca Rizzi, Alex Stillavato - Fondazione Eni Enrico Mattei

Il Protocollo di Kyoto rappresenta il primo tentativo di concertare un insieme di misure atte a ridurre il livello globale delle emissioni di gas a effetto serra. La vera innovazione introdotta dal Protocollo risiede nell'introduzione dei cosiddetti meccanismi flessibili, ossia di strumenti di mercato che lasciano ai Paesi un certo grado di libertà nell'adempimento degli impegni di riduzione. Uno di questi meccanismi è costituito dall'Emission Trading (ET), più specificatamente un sistema cap & trade che consente ai Paesi industrializzati di commerciare le emissioni tra loro, cioè di trasferire i propri diritti di emissione eccedenti o di acquistare quelli di un altro Stato. Lo scambio di quote di emissione rappresenta una modalità costi-efficiente di controllo dell'inquinamento, alternativa al sistema classico command and control, ossia di imposizione da parte delle autorità di determinate tecnologie e standard di qualità ambientale.[...]

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