Il Giappone dà lezioni di cultura energetica |
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di Edgardo Magnone
da Tokyo
Susan B. Hanley, professoressa di Storia giapponese all'Università di Washington, in un saggio analizza le ragioni per cui nelle città giapponesi del periodo Edo, o periodo Tokugawa (1603-1868), c'era più pulizia e meno malattie delle equivalenti città europee, dicendo:"I giapponesi hanno vissuto in una società densamente popolata per quasi un millennio e hanno imparato a vivere con le risorse limitate sul quindici per cento della terra che non è montagnoso". La chiave di lettura del Giappone si trova proprio in queste poche righe. Infatti, anche il moderno Giappone così come noi abbiamo imparato a conoscerlo, è capace di far vivere una società densamente popolata in un Paese in realtà poverissimo di risorse energetiche e naturali. Ma andiamo con un ordine e cerchiamo di inquadrare l'evolversi del problema energetico in Giappone. Il consumo energetico nazionale giapponese ha avuto un aumento quasi costante. Le due sole eccezioni a questo lineare andamento sono da impuntarsi alle crisi petrolifere del '73 e del '79 in cui, in effetti, il consumo nazionale complessivo di energia ha avuto una leggera flessione. [...]
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